Il 17 febbraio, si festeggia la Giornata Mondiale del Gatto.
In questa giornata, si coglie l’occasione di festeggiare uno degli animali domestici più amati, e la prima celebrazione avvenne nel 1990.
La sua nascita si deve alla giornalista Claudia Angeletti, che chiese ai lettori della rivista TuttoGatto, di scegliere un giorno da dedicare ai mici.
La proposta vincente, fu quella di Oriella del Col che propose il mese di febbraio giustificandolo in modo più che convincente.
Infatti, il segno zodiacale che rappresenta febbraio è l’acquario.
Alcune delle caratteristiche principali di questo segno sono lo spirito libero e anticonformista (atteggiamento di rifiuto nei confronti dei comportamenti utilizzati dalla maggioranza).
Sappiamo che, i gatti, amano essere liberi e non adorano le oppressioni.
Il numero 17, è stato scelto invece, per combattere i falsi miti legati a questa data.
Secondo vari sondaggi, una persona ogni sei, cambia strada oppure si ferma se ad attraversare è un gatto nero.
Ma come mai si associa il felino alla sfortuna?
L’origine di questo falso mito, risale al periodo del Medioevo.
In quel epoca, il gatto era considerato il compagno diabolico delle streghe, vista la sua abitudine di uscire durante la notte e il suo colore era associato invece al lutto e all’inferno.
Mentre, l’origine della sfortuna portata dal gatto nero che attraversa la strada, risale all’epoca in cui si andava a cavallo.
Se il micio all’improvviso attraversava la strada ad un cavallo, poteva spaventarlo e fargli perdere il controllo creando pericolo al cavaliere.
Però in Francia ed in Inghilterra, i gatti neri sono considerati come dei portafortuna.
Al fine di combattere queste dicerie, l’associazione animalista ha realizzato il così detto Gatto Nero Day che viene festeggiato il 17 novembre.
E’ importante difendere la dignità e la vita del gatto nero, visto che a causa di questa sciocchezza, sono stati soppressi circa 60 mila gatti.
Gli egizi invece, da sempre, adorano i gatti, perché considerati come la reincarnazione del Dio del Sole e la manifestazione della Dea Bastet.
Bastet era la dea delle donne, dei gatti, della femminilità e della fertilità.
All’epoca, se si scatenavano incendi, le persone circondavano i gatti per difenderli dalle fiamme e se qualcuno di loro moriva, come segno di lutto bisognava radersi le sopracciglia.
Lo sappiamo bene che non è da tutti entrare in sintonia con questo animale che spesso si mostra distaccato, con un atteggiamento altezzoso, affettuoso ma non troppo … però sono proprio queste le caratteristiche che lo rendono speciale.
Ad oggi, possiamo dire che, durante i periodi di lockdown e successivi, sono aumentate le adozioni da parte delle famiglie italiani.
Gli auguri di questa giornata dunque, vanno triplicati, perché la loro presenza è stata essenziale, soprattutto durante i momenti di difficoltà.