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Messaggio di "2022" dicembre

Capodanno
Capodanno

Il mese di dicembre, è dedicato interamente alle festività natalizie.

L’evento definitivo è rappresentato dalla notte di San Silvestro, ossia la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio.

La celebrazione del nuovo anno, è la tradizione più antica che ci sia e che accomuna tutta il mondo, anche se, in tempi e festeggiamenti diversi.

Non abbiamo molte notizie in merito alla comparsa di questa tradizione, ma sappiamo che l’invenzione è stata del popolo Babilonese circa 4000 anni fa.

Infatti, l’anno babilonese iniziava in corrispondenza dell’equinozio di primavera.

La primavera, rappresentava un periodo molto importante per la nuova semina e per la fioritura.

A questo punto vi starete chiedendo quale sia la connessione tra agricoltura ed il primo giorno dell’anno …. La connessione non c’è, e la decisione di festeggiare il 1° gennaio è stata una scelta puramente arbitraria.

Per quanto riguarda il popolo romano invece, l’anno nuovo solitamente si festeggiava a marzo anche se il calendario veniva continuamente manomesso da parte di tutti gli imperatori.

Fu solamente nel 46 a.C. che venne promulgato il Calendario Giuliano, da parte di Giulio Cesare, che stabiliva il 1° gennaio come primo giorno di un nuovo anno.

Questo calendario, era solare ed era basato sul ciclo delle stagioni.

Molti paesi iniziarono ad utilizzarlo, ma la data di Capodanno variava ancora a seconda della zona.

Ad esempio, per quanto riguarda l’Italia, a Pisa e Firenze si celebrava l’anno nuovo il 25 marzo, mentre in Puglia, Calabria e Sardegna il 1° settembre.

Fu solamente nel 1691 con Papa Innocenzo XII, che venne fatta coincidere in tutta Europa la data del 1° gennaio ed ufficializzata nel calendario Gregoriano.

Il calendario Gregoriano, è stato introdotto perché in quello precedente (Giuliano) non era stato calcolato l’anno bisestile, e questo, portava ad una perdita di giorno durante l’anno, in quanto, la rivoluzione della terra attorno al sole dura 365 giorni e 6 ore.

Nonostante questo, in Italia, durante il regime fascista, il Capodanno venne spostato al 28 ottobre, che era il giorno dell’anniversario della marcia su Roma, e dopo la caduta della RSI (Repubblica Sociale Italiana) si ritornò al primo gennaio.

 

Diverse date per il Capodanno:

  •          Capodanno Europeo: 1° gennaio
  •          Capodanno Cinese: Non ha una data precisa, poiché si basa su un calendario lunisolare e la data può variare di circa 29 giorni.
  •          Capodanno Islamico: Le interpretazioni di questa celebrazione, sono diverse per due principali comunità: Sciiti e Sunniti, non rappresenta una vera e propria festività, ma una commemorazione. Viene utilizzato il calendario lunare e la data varia a seconda dell’anno.Parliamo del così detto Muharram, ossia il primo mese dell’anno e uno dei quattro mesi, considerati sacri.
  •          Capodanno Ortodosso: 14 gennaio

 

In Italia è tradizione festeggiare il Capodanno organizzando cenoni (veglione), invitando parenti oppure amici e mangiare i piatti più tipici della tradizione:

-          Lenticchie

-          Zampone

-          Lenticchie

-          Stinco

-          Uva

 

Inoltre, ci sono alcune tradizioni profane che consistono nell’indossare biancheria intima rossa, nel gettare dalla finestra vecchi oggetti, baciare sotto il vischio la persona amata, etc...

Un'altra tradizione è quella di accendere fuochi e petardi, questo non solo per festeggiare il nuovo anno che verrà, ma anche perché, i botti uniti al disfarsi di vecchi mobili e stoviglie hanno il significato di eliminare tutte le negatività dell’anno che sta giungendo al termine.

Il giorno del 31 dicembre, si chiama anche San Silvestro (santo che si festeggia in questa giornata), erroneamente viene chiamato anche Capodanno, pur trattandosi solo della sua vigili

 

 

CURIOSITA’:

-          Se sei alla ricerca di prosperità, è usanza mangiare le lenticchie dopo la mezzanotte, mentre se cerchi l’anima gemella, il melograno.

-          I celti festeggiavano Capodanno durante la notte di Halloween (31 ottobre-1°novembre)

-          La tradizione di fare regali a capodanno, è giunta a noi grazie ai Persiani che erano soliti regalare uova che simboleggiavano produttività.

Le origini del Presepe
Le origini del Presepe

Il mese di dicembre, è dedicato all’allestimento degli addobbi, in occasione del Natale.
Uno degli elementi più rappresentativi, è il Presepe.
Il termine deriva dal latino PRAESAEPE, che etimologicamente significa Greppa, ossia Mangiatoia.
Indica dunque, la rappresentazione scenografica della Natività di Gesù.


La sua nascita ha origini medievali: San Francesco d’Assisi viene considerato come il primo inventore, che lo eresse nel 1223.
Francesco, nel Natale del 1222 si recò a Betlemme e rimase stupido dalle rappresentazioni sacre, fatte in occasione della nascita di Gesù.
Così, tornato in Italia, chiese a Papa Onorio III di poterle riprodurre per il Natale successivo, ossia quello del 1223.
Dato che, al tempo, era vietata la rappresentazione dei dammi sacri, il Papa gli consentì solamente di celebrare la messa in una grotta naturale, invece che in Chiesa.
Francesco, portò all’interno della grotta una mangiatoia con al suo interno del fieno, un asino ed un bue vivente, senza la Sacra Famiglia e con i Frati che illuminavano il paesaggio con le fiaccole.
Il suo obbiettivo era quello di far comprendere la storia del Natale, a tutti coloro che non sapevano leggere, rappresentandola con una scenografia, realizzando il primo Presepe Vivente.
Il primo Paese ad aver ospitato il primo presepe animato, con le statuine è stata l’Italia nel 1283, da parte di Arnolfo di Cambio: Lo scultore, scolpì 8 statuine che rappresentavano i Re Magi e la Natività.
Il presepe ha la forma di una casetta ed è possibile vederlo a Roma, nella Cappella Sistina della Chiesa di Santa Maria Maggiore.


La data di preparazione, per tradizione, è l’8 dicembre, e coincide con la festa dell’Immacolata Concezione che segna ufficialmente l’inizio dell’attesa del Salvatore.
Si mantiene fino al giorno dell’Epifania, quando le statuine raffiguranti i Re Magi vengono poste di fronte alla Sacra Famiglia.
Tuttavia, questa tradizione, fu inglobata nella tradizione cristiana con ricchi simboli e significati.
Il presepe, è composto da tre parti: quella superiore, dove sono presenti gli angeli che annunceranno la nascita tanto attesa di Gesù, quella centrale dove viene raffigurata la grotta, il bue, l’asinello e quella inferiore dove sono rappresentati cittadini polacchi insieme ai Re Magi.
Maria ha un manto azzurro che rappresenta il cielo, Giuseppe ha un manto dai toni scuri che rappresenta l’umiltà, il bue rappresenta un simbolo della cultura ebraica e l’asino invece, della cultura pagana.
I Re Magi invece, derivano dal vangelo e possono rappresentare le tre popolazioni dell’Europa, Asia e Africa oppure le tre età dell’uomo, ossia gioventù, maturità e vecchiaia.

Alcune persone, nel momento in cui fanno il presepe, pongono al centro Gesù Bambino, coprendolo con della carta fino alla mezzanotte di Natale.
Solitamente, secondo la tradizione, l’istante che rende ufficiale l’arrivo del Natale e la nascita di Gesù Bambino è la mezzanotte del 24 Dicembre.
Ed è in questo momento che Gesù viene posizionato in fasce dentro alla paglia della mangiatoia,
affiancato dall’asino e dal bue che lo riscaldano con il loro respiro.
Ad oggi, grazie alla presenza della tecnologia, è possibile decorare il proprio presepe anche con luci ed è possibile ammirare in gran parte del mondo, i presepi viventi.
Questo, non solo per il mondo occidentale cristiano, ma anche per i fedeli di altre Chiese.

CURIOSITA’:
• Secondo la tradizione cattolica, il presepe deve essere disfatto il 2 febbraio, giorno in cui la Chiesa celebra la Presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme.

 

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