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L’evoluzione della piscina: benessere, stile e innovazione
L’evoluzione della piscina: benessere, stile e innovazione

Le piscine, oggi simbolo di benessere e relax, hanno origini antichissime che risalgono alle prime civiltà organizzate della storia.

Le prime strutture simili a piscine risalgono intorno al 2500 a.C. e sono attribuite alla civiltà della Valle dell’Indo.

Nella città di Mohenjo-Daro si trova la celebre Grande Vasca: una struttura rettangolare in mattoni cotti, impermeabilizzata con bitume e dotata di un sistema di scarico e approvvigionamento idrico. Secondo gli studiosi, veniva probabilmente usata per rituali di purificazione.

Anche nell’antico Egitto, l’acqua aveva una funzione igienica e spirituale.

In Grecia, invece, le piscine erano parte integrante dei ginnasi, utilizzate per l’allenamento fisico e il recupero.

Con l’Impero romano, queste strutture divennero aree di benessere.

Le terme pubbliche, come quelle di Caracalla, offrivano vasche di diverse temperature, ornate da mosaici e marmi pregiati.

Nel Medioevo, l’uso delle piscine diminuì, complice una visione religiosa più severa verso il corpo.

Solo con il Rinascimento tornò l’interesse per l’igiene e la cura personale: nelle residenze nobiliari ricomparvero piscine private, simbolo di lusso e rinnovata attenzione al corpo.

Oggi le piscine proseguono la loro storia millenaria, evolvendosi in spazi di relax, design e qualità della vita.

La vera diffusione delle piscine domestiche iniziò nel corso del XX secolo, quando l’aumento del benessere economico e la nascita di una cultura del tempo libero portarono a ripensare gli spazi abitativi. Inizialmente considerate un simbolo di prestigio e status, le piscine erano presenti quasi esclusivamente nelle ville private e nei resort di lusso.

Con l’arrivo dei modelli prefabbricati e delle nuove tecniche costruttive, però, il concetto di piscina cominciò a diventare più accessibile. Sempre più famiglie poterono permettersi uno spazio dedicato all’acqua, trasformandolo in un angolo di relax quotidiano.

Oggi, la piscina è molto più di un semplice accessorio: è un elemento di design integrato nell’architettura esterna, un investimento per il benessere personale e uno spazio multifunzionale che unisce estetica, salute e divertimento per tutte le età.

Le piscine si classificano in base alla loro struttura, alla loro funzione e alla loro collocazione. Tra i principali modelli disponibili, abbiamo:

  • Piscina fuori terra: economica e facile da montare. È una delle soluzioni più pratiche e diffuse per chi desidera godersi un’area relax all’aperto senza affrontare lavori invasivi o lunghi tempi di realizzazione. Può essere smontata in inverno e non richiede permessi edilizi. Perfetta per giardini più piccoli o per un uso stagionale. Disponibile in una grande varietà di forme, materiali e dimensioni. Tuttavia, ha una durata inferiore rispetto ai modelli interrati, può risultare meno stabile e l’estetica, seppur migliorabile, resta più semplice e meno integrata nel contesto. 

  • Piscina interrata: elegante, resistente e completamente personalizzabile. Viene realizzata con uno scavo nel terreno e richiede permessi edilizi, opere murarie e tempi di installazione più lunghi. Ideale per chi desidera una soluzione definitiva, integrata nel paesaggio e adatta a un uso continuativo. Disponibile in diversi materiali e finiture. Tuttavia, comporta costi più elevati e non può essere rimossa o spostata una volta installata.

  • Piscina a sfioro: moderna e scenografica, si distingue per il bordo in cui l’acqua trabocca creando un effetto continuo con l’ambiente circostante. Dona un impatto estetico elegante e contemporaneo, perfetto per contesti panoramici. Richiede impianti tecnici avanzati e una realizzazione più complessa rispetto ad altri modelli. Tuttavia, comporta costi più elevati di installazione e manutenzione, ed è meno adatta a spazi molto piccoli.

  • Piscina naturale: ecologica e armoniosa, utilizza piante e microrganismi per depurare l’acqua in modo naturale, senza cloro né sostanze chimiche. Riproduce l’esperienza di balneazione in un lago, integrandosi perfettamente con l’ambiente. Richiede uno spazio maggiore per la zona di filtrazione biologica e una gestione più attenta dell’equilibrio tra flora e fauna acquatica. Tuttavia, non garantisce la stessa limpidezza costante di una piscina tradizionale e ha costi iniziali elevati.

  • Mini piscina / vasca idromassaggio: compatta, versatile e pensata per il relax. Può essere installata anche su terrazzi, patii o piccoli giardini. Dotata di getti d’acqua e funzioni massaggianti, è perfetta per il benessere personale e momenti di comfort quotidiano. Disponibile in versione portatile o da incasso. Tuttavia, ha una capienza limitata, non consente il nuoto ed è più orientata alla sosta che all’attività fisica.

Oltre alla tipologia, anche il materiale con cui è realizzata la piscina gioca un ruolo fondamentale. Ecco una panoramica dei materiali più utilizzati:

  • PVC / Liner: flessibile, impermeabile e disponibile in moltissime varianti estetiche, è uno dei materiali più utilizzati per il rivestimento interno delle piscine. Oltre a garantire la tenuta stagna della vasca, permette di personalizzare l’aspetto dell’acqua grazie a una vasta gamma di colori, texture ed effetti decorativi (es. sabbia, mosaico, pietra). È facile da installare e da sostituire, rendendolo una soluzione pratica e conveniente. Tuttavia, con il tempo può scolorirsi o rovinarsi, soprattutto se esposto a trattamenti chimici aggressivi o raggi solari intensi. La durata media di un liner è compresa tra gli 8 e i 12 anni, a seconda della qualità e della manutenzione.
  • Legno: caldo, naturale e accogliente, è utilizzato principalmente nella costruzione di piscine fuori terra o nelle strutture esterne di contorno. Dona un aspetto rustico e armonico, perfetto per giardini immersi nel verde o spazi in stile country o nordico. Il legno utilizzato deve essere trattato per resistere all’umidità, ai raggi UV e all’attacco di insetti o muffe. Anche se esteticamente molto apprezzato, richiede una manutenzione regolare per preservarne l’integrità e la bellezza nel tempo. È ideale per chi cerca una piscina con un forte legame visivo con la natura, ma è meno adatto a chi desidera una soluzione a bassa manutenzione. 
  • Vetroresina: leggera, resistente e preformata, è una delle soluzioni più pratiche per chi desidera una piscina veloce da installare e facile da gestire. Viene prodotta in fabbrica come monoblocco, già pronta per essere posata, riducendo notevolmente i tempi di cantiere. La sua superficie liscia limita la formazione di alghe e facilita la pulizia. È particolarmente indicata per chi cerca un’alternativa semplice, affidabile e a bassa manutenzione. Tuttavia, offre meno possibilità di personalizzazione rispetto al cemento armato, poiché le forme sono standardizzate. Inoltre, va maneggiata con attenzione durante il trasporto e la posa, per evitare deformazioni o microfessure.
  • Acciaio inox: moderno, brillante ed elegante, è un materiale d’elezione per piscine di design o ambienti esclusivi. Offre una resa estetica di grande impatto, soprattutto in contesti architettonici contemporanei, grazie al suo riflesso naturale e alla capacità di valorizzare la trasparenza dell’acqua. Estremamente resistente alla corrosione, all’usura e agli agenti chimici, l’acciaio inox è ideale anche per ambienti soggetti a sbalzi termici o umidità elevata. Tuttavia, il suo costo è più elevato rispetto ad altri materiali e richiede manodopera specializzata per l’installazione. È una scelta perfetta per chi desidera coniugare funzionalità, innovazione e stile.
  • Cemento armato: resistente, solido e completamente personalizzabile, è il materiale più utilizzato per la realizzazione di piscine interrate. La sua struttura permette di creare vasche su misura, adattabili a qualsiasi forma, profondità o esigenza estetica. Grazie alla sua durabilità, è ideale per chi desidera una piscina definitiva, stabile e adatta a un uso prolungato nel tempo. È compatibile con diversi tipi di rivestimento interno (piastrelle, mosaico, liner in PVC) e consente una grande libertà nella progettazione. Tuttavia, comporta tempi di costruzione più lunghi rispetto ai materiali prefabbricati e richiede un investimento iniziale maggiore. Una corretta impermeabilizzazione e una posa professionale sono fondamentali per garantirne la resa nel lungo periodo.

 

COME SCEGLIERE UNA PISCINA?

La scelta della piscina giusta dipende dallo spazio disponibile, dall’uso previsto, dallo stile dell’ambiente e dal budget. Interrate per chi cerca eleganza e durata, fuori terra per praticità e flessibilità. Ogni soluzione ha vantaggi e richiede valutazioni tecniche, estetiche e funzionali. Con una progettazione attenta, è possibile creare uno spazio che unisca comfort, bellezza e benessere, valorizzando ogni ambiente all’aperto.

 

 

CURIOSITÀ

  • La piscina più profonda del mondo raggiunge i 60,02 metri di profondità e si chiama Deep Dive Dubai.

  • La parola piscina deriva dal latino piscina, che significava “vasca per allevare i pesci”.

  • Una piscina può impiegare da 2 a 4 giorni per aumentare la temperatura di 5-6 °C in pieno sole estivo, se non è coperta durante la notte.

  • La piscina con la vista più spettacolare si trova a Singapore, a 200 metri d’altezza, in cima a tre grattacieli collegati.