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La Storia dei Vasi
La Storia dei Vasi

Un vaso è un recipiente aperto utilizzato a scopo decorativo per fiori, oppure usato per inserire liquidi e solidi.

La sua fabbricazione è anche una forma d’arte, nata nell’antica Grecia e in Cina.

La nascita risale al 6000 a.C. circa nel Neolitico e i primi vasi erano realizzati in terracotta.

La materia prima della terracotta è l’argilla, uno dei materiali più antichi lavorati dall’uomo che garantivano anche ottimi risultati grazie alla propria duttilità.

Nell’antica Grecia, i vasi erano realizzati in argilla bianca e venivano prodotti per esigenze domestiche come, ad esempio, le anfore, utilizzate per trasportare i liquidi che presentavano una forma allungata e due anse.

Analizzando i principali vasi, abbiamo:

  • Lekythos: dimensione piccola (inferiore ai 30 cm) che serviva per contenere ungenti profumati utilizzati anche per l’imbalsamazione.

 

  • Oinochoe: serviva per contenere liquidi, in particolare il vino ed era composto da un’ansa per versare il vino, una parte centrale “rigonfiata” per contenere più liquido possibile e, una parte superiore chiamata labbro che aveva una forma ondeggiante e stretta.

 

  • Olpe: serviva per contenere liquidi, principalmente acqua e vino. Vaso simile all’ Oinochoe.

Il più famoso è il vaso Olpe Chigi:

 

  • Idria: vaso utilizzato per il raccoglimento dell’acqua direttamente dalle sorgenti, dotato di tre anse.

 

  • Cratere: veniva posizionato al centro del tavolo perché le sue dimensioni erano grandi e al suo interno si miscelavano acqua e vino.

 

  • Kylik: presentava due anse e un labbro molto ampio in quanto, era dipinto anche internamente e veniva utilizzato come bicchiere.

 

 

Se parliamo dell’antica Cina invece, il materiale principale dei vasi era la ceramica e più precisamente la porcellana.

I primi esemplari hanno fatto la loro comparsa durante l’epoca del Paleolitico.

La dinastia degli Yuan ha dato origine ai così detto vasi blu e bianchi, però l’apice del successo si ottenne quando al potere ci furono i Ming che assunsero il controllo assoluto dal 1368 al 1644.

Successivamente, la Cina influenzò l’arte coreana dei vasi nel momento in cui i due mondi culturali si unirono dopo l’occupazione dei cinesi in Corea.

 

 

I vasi Ming rappresentano gli elementi più particolari e vistosi della storia.

Le decorazioni e le raffigurazioni sono di fiori, animali e draghi che vengono resi speciali grazie allo stacco cromatico blu e a quello bianco.

Con il passare del tempo, apparvero anche le prime porcellane, riservate agli imperatori, venivano, ora , esportate nel resto del mondo.

Se inizialmente l’uso del blu veniva lavorato sotto alla vetratura, ora veniva lavorato sopra.

In seguito, la qualità dei vasi migliorò grazie all’utilizzo dello smalto Fancai che risultava più brillante e permetteva l’uso di una gamma di colori più ampia.

 

 

I colori dei vasi cinesi e dello smalto con cui sono creati sono influenzati dalle epoche storiche.

Ad esempio, il colore blu è tipico dei tempi dell’imperatore Jiajjing mentre quello blu tendente al grigio è relativo alla dinastia Wanli.

Tra le diverse tipologie di decorazioni abbiamo:

- Doucai: il termine significa decorazione su entrambi i lati.

Questa tecnica decorativa nasce durante il regno di Xuande (Ming) e i colori utilizzati erano il giallo, il rosso, il verde, il nero ed il marrone che venivano poi inseriti nelle zone delineate dal blu cobalto sotto l’invetriatura.

- Wucai: conosciuta anche come la tecnica dei cinque colori, nata durante la dinastia dei Ming, è molto simile alla tecnica Doucai e l’unica differenza era che il blu cobalto veniva utilizzato come colore di riempimento sotto l’invetriatura.

- Famiglia verde: tecnica decorativa nata con la dinastia dei Quing che utilizzava gli stessi colori della tecnica Doucai: il giallo, il rosso, il verde, il nero ed il marrone.

Le uniche differenze nel blu, stava nell’utilizzazione sopra l’invetriatura e in queste decorazioni prevaleva l’impiego dello smalto di colore verde.

Gli smalti utilizzati erano traslucenti e consentivano di osservare il bianco della porcellana.

Per datare la porcellana cinese basta controllare il colore nero.

I vasi realizzati prima della metà del XVII secolo, presentavano un nero non puro, composto dal colore verde e dal colore marrone; quindi, si potevano notare dei riflessi verdastri per quanto riguarda i colori non fusi.

I vasi realizzati nella prima metà del XVIII secolo, invece, presentano un colore nero prodotto con smalti traslucidi e opachi che creano un effetto visivo totalmente diverso.

- Famiglia rossa: tecnica decorativa nata a partire dagli anni 20 del Settecento che prendeva spunto dal rococò europeo.

Si distingue dalle altre tecniche per i colori degli smalti utilizzati in quanto predominava in modo significativo il colore rosa e poi il giallo e l’azzurro.

Inoltre, in fase di cottura l’opacizzazione degli smalti non colava più.

Come ben sappiamo, i vasi abbelliscono gli interni e gli esterni.

Rendono accogliente qualsiasi luogo, però è importante sapere qual è il vaso ideale per far crescere in modo sano le proprie piante.

Scegliere un vaso non è semplice, gli aspetti da considerare sono molteplici.

La prima cosa da guardare è la sua dimensione.

Ad esempio, le piante aromatiche necessitano di un vasetto piccolo però devono avere una profondità di almeno 25 cm.

Per quanto riguarda i grandi ortaggi, come ad esempio le melanzane che sviluppano le loro radici in profondità è necessario avere una profondità del vaso di almeno 35 cm.

Per ortaggi come ravanelli ed insalata la profondità non è rilevante perché necessitano di supporti poco profondi.

Il vantaggio dei vasi piccoli è quello di poterli spostare e maneggiare con molta facilità, l’unico intoppo è che più il vaso è piccolo e più la terra si asciuga rapidamente e di conseguenza occorre annaffiare spesso e con molta attenzione.

I vasi grandi e profondi invece, sono adatti per gli ortaggi e per le piante che hanno un apparato radicale profondi, ma questi vengono utilizzati soprattutto a scopo scenografico perché non è facile maneggiarli né spostarli a causa del loro peso.

Occorre porre attenzione alla quantità di terra in eccesso nella base, che può accumulare umidità alla pianta causando muffe o parassiti vari.

Nei vasi grandi, la crescita della pianta è molto più lenta e il terreno si asciuga molto lentamente provocando un possibile marciume delle radici.

Inoltre, quando si acquista un vaso, occorre verificare la presenza nel fondo di uno o più fori che hanno la funzione di lasciare uscire l’acqua in eccesso oppure di assorbirla se vengono innaffiati dal sottovaso.

Se si acquistano delle piante, solitamente, ci viene venduto anche il vaso giusto, dopo qualche anno la pianta crescerà ed il consiglio è quello di scegliere un vaso di 2- 3 cm di diametro più grande.

 

I vasi possono essere realizzati con diversi materiali, i più comuni sono:

  • Plastica: sono leggeri, economici e vanno bene per le piante da interno.

Questo materiale è sconsigliato per le piante da esterno, soprattutto se il vaso è di colore nero perché assorbe il calore provocando un cuocimento delle radici.

Sono solidi, leggeri e durano al lungo.

L’unico difetto è che non consentono una buona circolazione dell’aria e in caso di pioggia, l’acqua potrebbe ristagnare nel sottovaso.

  • Terracotta: realizzati in argilla rossa e rappresentano i vasi classici per il giardinaggio.

A differenza della plastica, la terracotta assorbe l’acqua del terreno e quindi fa sì che il terreno si asciughi più velocemente.

Queta tipologia di vasi sono adatti per le piante che sono più resistenti alla siccità, come le piante grasse o il rosmarino.

L’unico difetto che essendo porosi permettono all’acqua di evaporare rapidamente per cui, durante il periodo estivo, occorrerà annaffiare con maggiore frequenza.

 

  • Ceramica: sono più robusti e adatti a tutte le piante.

Oltre all’inconveniente del prezzo che è più elevato, bisogna tener conto che tendono a rompersi se sottoposti a temperature gelide.

 

  • Legno: ottimo materiale che consente all’aria e all’acqua di circolare.

Inoltre, non si riscalda eccessivamente se sottoposto al calore del sole e consente alla terra di mantenere freschezza anche nei periodo più caldi.

 

 

Inoltre, presentano diverse forme… possono essere quadrati, rettangolari, tondi, conici oppure angolari.

La forma va scelta guardando all’estetica e considerando lo spazio che si ha a disposizione.

I vasi rettangolari hanno la funzione di salva – spazio, mentre i vasi tondi ne occupano molto e di conseguenza necessitano di un luogo spazioso.

 

I contenitori rettangolari o quadrati, si possono accostare uno a fianco all’altro, consentendo di risparmiare spazio e quindi sono indicati anche per le piante presenti sui balconi degli appartamenti.